Nella padella far scaldare dell’olio d’oliva e dello strutto (io uso del burro invece che lo strutto) e farvi soffriggere molto aglio e prezzemolo facendo attenzione che non bruci; aggiungere poi del pomodoro maturo a pezzi, dei pezzetti di salsiccia, di costine di maiale, di coniglio, di pollo e alcune fettine di chorizo piccante o, in mancanza, di salsiccia calabrese piccante; lasciare ben rosolare e aggiungere una bottiglia di vino Rioja Paternina banda azul, se non lo trovate sostituitelo con del pinot nero. Lasciate alzare il bollore e aggiungete calamari e seppie a pezzetti. Trascorsi 30 minuti aggiungete piselli, peperone rosso e verde spezzettato con le mani e tanta acqua che arrivi quasi al bordo della padella. Lasciate cuocere per 45 minuti a fuoco lento rimescolando ogni tanto. Nel frattempo in una pentola coperta farete aprire dei muscoli a fuoco vivo per un paio di minuti e ne metterete da parte alcuni fra i più grossi mentre sguscierete gli altri e li terrete pure da parte con la loro acqua filtrata. Trascorsi i 45 minuti di cui si è detto prima, aggiungete pepe, zafferano e paprica dolce, e unite il riso, i gamberetti e i muscoli sgusciati con la loro acqua; date una voltata per amalgamare bene gli ingredienti, decorate coi muscoli col guscio e non toccate più nulla per 15 minuti. Ritirate la padella dal fuoco e attendete altri 15 minuti prima di servire.
Tutti i diritti riservati agli autori delle ricette. E' vietata per legge la riproduzione delle ricette anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l'autorizzazione scritta dei rispettivi autori.
domenica 28 giugno 2009
Paella
Nella padella far scaldare dell’olio d’oliva e dello strutto (io uso del burro invece che lo strutto) e farvi soffriggere molto aglio e prezzemolo facendo attenzione che non bruci; aggiungere poi del pomodoro maturo a pezzi, dei pezzetti di salsiccia, di costine di maiale, di coniglio, di pollo e alcune fettine di chorizo piccante o, in mancanza, di salsiccia calabrese piccante; lasciare ben rosolare e aggiungere una bottiglia di vino Rioja Paternina banda azul, se non lo trovate sostituitelo con del pinot nero. Lasciate alzare il bollore e aggiungete calamari e seppie a pezzetti. Trascorsi 30 minuti aggiungete piselli, peperone rosso e verde spezzettato con le mani e tanta acqua che arrivi quasi al bordo della padella. Lasciate cuocere per 45 minuti a fuoco lento rimescolando ogni tanto. Nel frattempo in una pentola coperta farete aprire dei muscoli a fuoco vivo per un paio di minuti e ne metterete da parte alcuni fra i più grossi mentre sguscierete gli altri e li terrete pure da parte con la loro acqua filtrata. Trascorsi i 45 minuti di cui si è detto prima, aggiungete pepe, zafferano e paprica dolce, e unite il riso, i gamberetti e i muscoli sgusciati con la loro acqua; date una voltata per amalgamare bene gli ingredienti, decorate coi muscoli col guscio e non toccate più nulla per 15 minuti. Ritirate la padella dal fuoco e attendete altri 15 minuti prima di servire.
giovedì 25 giugno 2009
Crostata ai frutti di bosco
Vi assicuro che é buonissima lo stesso anche senza le uova ed il burro.
Ingredienti:
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di zucchero
1 bustina di lievito in polvere
acqua q.b.
1 pizzico di sale
Scorza di Limone grattugiata
Farcitura
250 g di frutti di bosco
50 g di maizena
250 g di panna
50 g di zucchero
Versare la farina in una ciotola e poi tutti gli altri ingredienti. Aggiungere l'acqua, amalgamare il tutto, fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Non è possibile essere precisi sulla quantità di acqua; dipende da quanta ne assorbe la farina, é consigliabile quindi aggiungerla gradatamente. Stendere l'impasto in uno stampo da 26 cm , tenendo 1/3 da parte per le strisce.
Farcitura
Versare in una ciotola i frutti di bosco con lo zucchero, aggiungere la maizena setacciata ed infine la panna, deve risultare una crema non troppo fluida. Coprire il guscio di frolla con la crema ottenuta e decorare a piacere con le strisce. Infornare a 175° per 35-40 minuti.
mercoledì 24 giugno 2009
COZZE ALLA MARINARA
Autore: Sofia
COZZE ALLA MARINARA
2 kg. di cozze
qualche rametto di prezzemolo lavato
2 spicchi d’aglio interi
olio e.v.
vino bianco secco
macinata di pepe fresco
spicchi di limone
variante: 1 o 2 pomodori rossi tagliati a dadini
Piatto estivo irresistibile per i golosi come me.
Io le preparo così.
Le lavo molto bene sotto l’acqua corrente e le passo con una
spugnetta ruvida, poi tolgo il bisso aiutandomi con un coltello
da cucina e le risciacquo ancora con acqua fresca e pulita.
Elimino tutte le cozze aperte, sintomo che il mollusco interno
è morto.
Se ve le fate lavare dal pescivendolo ricordatevi di ripassarle
ancora sotto l’acqua ed eliminare il bisso, ma soprattutto
cucinarle nel più breve tempo possibile.
Metto le coze in una padella larga e grossa, aggiungo i due
spicchi d’aglio, i rametti di prezzemolo, un poco di olio e.v. e
di vino bianco secco. Copro e aspetto che tutte le cozze si siano
aperte. Nel frattempo riscaldo una grossa zuppiera dove sposto
le cozze ormai pronte e le irroro con il sughetto che si è formato
passato da una garza per togliere qualsiasi impurità.
Le servo calde con spicchi di limone e una macinata di pepe fresco.
Se stranamente dovessero avanzare, ricordatevi che sono buone
anche a temperatura ambiente.
Variante: potete mettere nella padella delle cozze anche uno o due
pomodori rossi tagliati a dadini.
HORIATIKI SALATA - Insalata greca
Autore: Sofia
HORIATIKI SALATA - Insalata greca
3 grossi pomodori rossi maturi al punto giusto
1 cetriolo
1 peperone verde
1 cipolla rossa
una bella manciata di olive (possibilmente di Kalamata,
comunque nere)
1 bel pezzo di feta (formaggio greco di latte ovino)
origano, quello buono
olio e.v.
sale
L’insalata greca più famosa nel mondo. La regina delle insalate.
Letteralmente signiifica l’insalata del villaggio ed è il piatto
dell’estate in Grecia. La mangiano tutti, i greci e i turisti ,
rendendola protagonista dell’estate.
Lavare e pulire tutte le verdure.
Tagliare i pomodori a spicchi, il cetriolo e la cipolla a fettine,
tagliare il peperone a falde e tagliarlo poi a striscioline.
Mettere le verdure in una ciotola, aggiungere una bella
manciata di olive nere (perfette quelle di Kalamata),
mischiare il tutto e aggiungere la feta. Nei ristoranti mettono
la fetta di feta intera sopra alle verdure, in casa è meglio
spezzettarla. Condire con abbondante olio e.v., sale e
origano. Servire questa delizia estiva.
Nella horiàtiki non va aggiunta alcuna verdura verde a
foglia e neanche il basilico. E’ più buona senza aceto.
Può anche essere un veloce piatto unico estivo.
TORTA ALLE NOCCIOLE
TORTA ALLE NOCCIOLE
200 gr. di nocciole tritate fini
170 gr. di fecola
200 gr. di burro sciolto e raffreddato
5 uova separate
1/2 bustina di lievito
Sbattere molto bene i tuorli con lo zucchero. Aggiungere il
burro, poi le nocciole e la fecola mescolate con il lievito.
Montare gli albumi a neve e aggiungerli all’impasto
delicatamente con una spatola e con un movimento dal
basso in alto.
Tasferire l’impasto in una teglia imburrata, oppure foderata
con carta forno e infornare a forno caldo a 200° per 10
minuti e poi abbassare la temperatura a 180° per circa 40 –
50 minuti. Fare la prova stecchino per verificare la cottura.
Una volta raffreddata cospargere con zucchero a velo.
E’ ottima solo così. ma volendo si può accompagnare con
una crema di vostro gusto.
venerdì 19 giugno 2009
Amarena
- Amarene
- Zucchero
Per preparare la quantità di sciroppo desiderata tenete presente che per ogni chilo di amarene otterete circa un litro di sciroppo. Risciacquate bene le amarene, togliete loro il picciolo, lasciatele colare bene, pigiatele e mettetele a fermentare coperte in uno o più recipienti di acciaio inox, vetro o porcellana; dopo alcune ore inizieranno a fermentare venendo a galla. Ogni 3 o 4 ore affonderete le ciliegie con un cucchiaio di legno. La fermentazione dovrà durare almeno 48 ore in modo da trasformare il glutine e gli zuccheri contenuti nei frutti (se questa non avvenisse, ottereste della gelatina e non uno sciroppo limpido). Potrete nel frattempo prelevare qualche nocciolo di amarena, romperli con un martello e prelevarne le mandorline contenute in modo da ottenere 3 grammi di mandorline ogni chilo di amarene, pestatele finissime nel mortaio e unitele alle amarene in fermentazione. Separate ora il liquido dalle bucce e noccioli usando un colabrodo o un setaccio (io utilizzo il passino per la pumarola); strizzate poi le bucce con il torchio se lo avete o altrimenti utilizzando un telo di juta; filtrate poi tutto con dei filtri di flanella. Questi filtri li preparete comprando della flanella bianca e facendone dei sacchetti dotati di fettucce per poterli appendere. Una volta filtrato il sugo sarà limpidissimo. Pesatelo e mettelo al fuoco e quando sarà caldissimo vi verserete dello zucchero nella proporzione di 4 chili ogni 3 chili di sugo. Lasciate raffreddare e imbottigliate. Durerà due o tre anni. Semprechè non lo beviate prima si intende. Ah! Quando lo servite mettete nei bicchieri una fettina di limone.
sabato 13 giugno 2009
Il Pane in 2 ore
Autore: Germana
Dedicato a tutti quelli che:
- non hanno il lievito madre
- non hanno molto tempo di aspettare le varie lievitazioni
- ecc....
La ricetta l'ho trovata qui nel bellissimo blog di Tania,e sono proprio contenta di averla spudoratamente copiata pari pari.
Ingredienti (per 3 filoncini):
500g di farina
370 ml di acqua tiepida
1/2 cubetto di lievito di birra
1 + 1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di miele
In una parte dell'acqua sciogliamo il lievito insieme al miele. In una ciotola mettiamo la farina, aggiungiamo il lievito sciolto e l'acqua mescolando rapidamente con una forchetta e infine mettiamo il sale: l'impasto risulterà molle e appiccicoso, non liscio. Spolveriamo la superficie con abbondante farina e lasciamo lievitare coperto per un'ora e mezza. A questo punto prendiamo l'impasto e con l'aiuto di un lecca pentola lo trasferiamo sulla spianatoia ben infarinata facendo in modo che la parte infarinata sia rivolta verso l'alto, lo dividiamo in tre filoni uguali (io li ho fatti diversi perché li ho infornati ad altezze diverse), e con delicatezza li trasferiamo in una teglia coperta da carta forno distanziati tra loro (possiamo anche mettere l'impasto direttamente sulla carta forno e dividere i filoni direttamente lì).
Inforniamo a 260° per circa 40' se usiamo il forno a gas altrimenti a 240° per circa 30' se usiamo il forno statico o ventilato, fino a doratura.
mercoledì 10 giugno 2009
INSALATA DI CODA DI ROSPO E FRUTTI DI MARE
Autore: germy
INSALATA DI CODA DI ROSPO
Gr. 300 Coda di rospo bollita e tagliata a pezzi
Gr. 200 Seppioline bollite
Gr. 200 Gamberi sgusciati e bolliti
Gr. 200 Cozze bollite
No. 2 Peperoni (1 rosso e 1 verde) sodi tagliati a dadini
No. 2 Pomodori piccoli sodi tagliati a cubetti
No. 1 Cipollotto rosso tagliato finemente
No. 1 Cucchiaino di aceto di sherry (non è indispensabile)
No. 1 Cucchiaino di succo di limone
Sale e pepe
No. 6 Cucchiai di olio d'oliva
Mettere tutti gli ingredienti solidi in una terrina e mescolare delicatamente. Per il condimento frullare il succo di limone, sale e pepe aceto e olio. Versate in condimento sopra il pesce e mescolare. Far riposare 30 minuti prima di servire.
martedì 9 giugno 2009
Tagliolini agli scampi
Autore: Eugenio
Ingredienti per 4 persone:
- 600 gr. di pasta fresca tipo tagliolini o fettuccine
- 4 etti di piccoli scampi
- 1 carota
- 2 scalogni
- 1/2 gamba di sedano
- 1/2 bicchiere di Vino Bianco
- Olio d'oliva
- sale e pepe
Lavare bene gli scampi, incidere la parte superiore con un coltellino affilato o con le forbici. Fare un trito con carota, sedano e scalogno e farlo appassire in poco olio, unire gli scampi, alzare la fiamma, salare, pepare, bagnare col vino e farlo evaporare.
Nel frattempo cuocere la pasta, scolarla al dente e farla saltare nella padella cogli scampi.
domenica 7 giugno 2009
Ciliegiolo
Ingredienti:
- Ciliegie nere mature 1 Kg.
- Zucchero 400 gr.
- Acqua 200 gr.
- Alcool per liquori 1 litro
Pestare le ciliegie assieme ai noccioli e lasciare riposare coperto al fresco per circa 20 ore. Per pestare agevolmente le ciliegie coi noccioli io utilizzo un piccolo mortaio di marmo che poso capovolto dentro una pentola di acciaio inox non troppo alta. Depongo poi una ciliegia alla volta sopra il mortaio capovolto e col batticarne la schiaccio con un colpetto che frantuma ciliegia e nocciolo; lascio cadere tutto nella pentola. Una volta preso il ritmo si fa velocissimi. Una mano posa la ciliegia e l'altra, armata di batticarne, la frantuma. Alla fine non mi resta che togliere il mortaio e incoperchiare la pentola.
Intanto preparate lo sciroppo di zucchero, facendo sciogliere lo zucchero nell'acqua bollente, e mettetelo da parte.
Trascorse le 20 ore occorre ricavare dalla poltiglia macerata tutto il liquido. Se avete un torchietto da sciroppi potete utilizzarlo, altrimenti fate come me che stringo la poltiglia in una garza. Unite in un vaso di vetro a chiusura ermetica: il succo di ciliegia, lo sciroppo di zucchero ormai freddo e l'alcool. Agitate un pochino il tutto e lasciate riposare per una settimana. Filtrate col filtro di carta, imbottigliate e tappate.
Lasciatelo stagionare per almeno 6 mesi.
mercoledì 3 giugno 2009
Crocchette di pane
Mettete circa 300 g di fette di pane raffermo a bagno nel latte tiepido finché saranno bene imbevute. Strizzate il pane e passatelo al tritatutto.
Aggiungete 150 g di formaggio grattugiato, un uovo e un abbondante battuto di erbe aromatiche: prezzemolo, basilico, timo, maggiorana, rosmarino; sale.
Amalgamate il tutto molto bene e formate delle palline; lasciatele un po' in frigo e poi passatele in una casseruola dove avrete sciolto un pezzetto di burro; rigiratele, mettetele in un piatto da portata, spolveratele con pepe e formaggio e servitele calde come 'riempitivo'.
Io le mangio anche come secondo, accompagnate da una bella fresca insalata verde.