Le nostre ricette: 2008

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mercoledì 17 dicembre 2008

Fagiano all'Eugenio


Autore: Eugenio

Ingredienti:

  • un fagiano o una faraona o una tacchinella
  • prosciutto crudo o pancetta arrotolata
  • un piccolo tartufo o dei funghi secchi
  • mascarpone
  • brandy o vino bianco
  • sale, pepe

Questo piatto può essere preparato con una spesa accettabile sostituendo il fagiano col tacchino, il tartufo coi funghi secchi, il prosciutto crudo con la pancetta e il brandy col vino bianco. Sarà comunque una pietanza squisita.

Pulite e fiammeggiate il fagiano. Amalgamate al mascarpone il tartufo grattato oppure i funghi secchi ammollati in acqua tiepida e tritati, salate e pepate. Spalmate questa crema all'interno e all'esterno del fagiano e rifasciatelo col prosciutto crudo grasso e magro oppure con la pancetta. Fate cuocere in forno a 180 gradi per circa un'ora a seconda della grandezza dell'animale (per il tacchino occorreranno due ore). Un quarto d'ora prima del termine della cottura irroratelo con del brandy o del vino bianco. Si accompagna bene con delle patatine novelle o con del puré o anche con spinaci al burro.

lunedì 15 dicembre 2008

Pan Brioche delle feste



Autore: Germana

Ricetta collaudata delle sorelle Simili. Spalmato con paté di olive o di fois gras o con quello che desiderate di più, é buonissimo.

Ingredienti:


Per il lievitino:
g 150 di farina*
g 90 di acqua
g 20 di lievito di birra

Impastare velocemente e fare riposare per 50-60' fino al suo raddoppio coperto a temperatura ambiente.

Per l'impasto:
g 350 di farina*
g 50 di acqua
g 100 di burro ammorbidito a temperatura ambiente
2 uova
g 30 di zucchero
g 10 di sale


* Per la farina si setaccia insieme 250 g manitoba e 250 g 00

Procedimento:
Fare un impasto sul tavolo con il resto degli ingredienti e lavoratelo bene.
Appena il lievitino è pronto mettetelo sul tavolo schiacciatelo bene e tiratelo con il mattarello , mettetelo al centro del secondo impasto poi cominciate a lavorarlo battendo finché non ci saranno più striature bianche il che indica che i due impasti si sono già completamente amalgamati (ci vogliono almeno 15').
Mettere l'impasto in una ciotola unta di burro e fatelo lievitare per 1 ora e 1/2- 1 ora e 45.Al raddoppio metterlo in uno stampo da plum cake

(Io l'ho messo nello stampo al silicone a forma di fiore)
coprire con pellicola o con un panno umido e far lievitare per altri 40'-50'.
Pennellare con estrema delicatezza con un uovo intero sbattuto e cuocere a 180° per circa 30'-40' o fino a completa doratura.



sabato 13 dicembre 2008

Zelten trentino






Autore: Rita



Ingredienti:

  • 100 gr burro
  • 150 gr zucchero
  • 300 gr farina bianca
  • 4 uova
  • 150 gr noci sminuzzate (tenere da parte alcuni gherigli per decorare la superficie della torta)
  • 50 gr nocciole sminuzzate
  • 50 gr pinoli
  • 100 gr uva passa
  • 250 gr fichi secchi tagliati a cubetti
  • 50 gr canditi (se graditi - io non li ho messi)
  • mandorle pelate (per decorare la superficie della torta)
  • 125 ml latte
  • sale
  • 2 bustine di lievito
  • rhum


La sera precedente alla preparazione del dolce, preparare la frutta secca sminuzzata e mettere l'uva passa e i fichi secchi a bagno in un po' di rhum.

... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

Mescolare bene lo zucchero con il burro liquefatto e poi unire, ad una ad una, le uova intere e il sale.

Aggiungere la farina e il latte, la frutta secca sminuzzata e per ultimo il lievito (la pasta deve risultare di consistenza abbastanza dura).

Versare il composto in una tortiera, imburrata e infarinata, con diametro di cm 28 circa.

Decorare la superficie con noci e mandorle pelate.

Cuocere in forno caldo per 50 minuti: 20' a 160 °C e 30' a 170 °C.


CONSIGLIO: lo zelten va preparato almeno una settimana in anticipo rispetto a quando sarà mangiato.


domenica 7 dicembre 2008

Crostata con crema arance e ricotta



Autore: Germana

Ingredienti:
Per la pasta:

  • 250g di farina
  • 125g di burro freddo
  • 1/2 cucchiaino raso di cardamomo
  • 50g di mandorle non pelate tritate
  • 1 cucchiaino da caffè raso di lievito
  • 80 g di zucchero
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • qualche goccia aroma vaniglia

Fare la pasta frolla nel metodo classico e riposare in frigo per un’ora. Stampo: rotondo a cerniera da 24/26 cm di diametro. Foderarlo con pasta e fare un bordo alto circa 2 cm. Bucherellare con la forchetta.

Per la crema di ricotta:

  • 2 arance non trattate
  • qualche goccia di vaniglia
  • 4 uova
  • 150 g di zucchero
  • 2 cucchiai rasi di amido di frumento
  • 250 g di ricotta

Grattugiare la scorza delle due arance e spremerle. Sciogliere l'amido con il succo di arancia e unire tutti gli ingredienti. Versare la crema di ricotta nello stampo e cuocere nel forno preriscaldato a 180/190° per circa 45 minuti. Mettere lo stampo nella parte bassa del forno. Lasciare raffreddare nello stampo.

Per la decorazione:

  • 1 arancia
  • 150ml di acqua
  • 75g di zucchero
  • 2 cucchiai di Gran Marnier

tagliare a fettine sottili l’arancia.Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero. Mettere le fettine di arancia e cuocere a fuoco dolce per circa 15 minuti. Scolarle e mettere sulla torta leggermente sovrapposte. Aggiungere allo sciroppo il liquore e pennellare il dolce. Lasciare raffreddare servire.

dal Blog Sesamo e Cannella

venerdì 5 dicembre 2008

Salmone marinato con finocchi


Autore: germy

Ingredienti:

  • Gr. 400 Carpaccio di salmone fresco (crudo)
  • No. 2 Finocchi
  • No 2 Pompelmi rosa
  • No. 1 Limone
  • erba cipollina
  • sale - olio - pepe rosa e pepe nero

Preparare una salsa citronnette: in una ciotolina mettere il sale e il succo di 1 limone. Sciogliere il sale con una forchetta e quindi unire l'olio. Emulsionare. Marinare il carpaccio di salmone fresco crudo con questa salsina. Pepare con il pepe rosa e mettere qualche filino di erba cipollina. Lasciar marinare mezz'ora.

Nel frattemo tagliare i cuori dei 2 finocchi sottilissimi (sarebbe bene metterli un poco in acqua e ghiaccio dopo tagliati per renderli croccanti ma è facoltativo). Spremere il succo di mezzo pompelmo e pelare a vivo il pompelmo restante.

Su un piatto di portata o su piatti singoli disporre i finocchi tagliati sottili e condire con sale, pepe nero, olio e il succo del pompelmo. Disporre le fettine di salmone, sgocciolato dalla marinata, sopra il fondo di finocchi. Guarnire con gli spicchi di pompelmo, qualche filino di erba cipollina e irrrorare con poco olio.

Ricetta dello chef Simone Rugiati - Gambero Rosso

Cappon Magro


Autore: Eugenio

Ingredienti:
  • 2 mazzi di scorzonera
  • 1 grossa barbabietola cotta
  • 2 finocchi
  • 3 patate
  • 3 etti di fagiolini
  • 1 sedano
  • 4 carciofi
  • 7 carote
  • 1 cavolfiore
  • 1 mazzo di asparagi
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 limone
  • 8 uova
  • 8 acciughe salate
  • 1 cipolla
  • 1 testa d'aglio
  • 150 gr. di pinoli
  • 50 gr. di capperi salati
  • 2 panini
  • 2 etti di olive verdi di spagna
  • 1 bottiglia di aceto bianco
  • 1 bottiglia di olio extravergine della riviera ligure
  • 12 gamberoni
  • 1 aragosta di circa un chilo
  • 1 bel pesce tipo cappone o gallinella o pescatrice di circa 1300 gr.
  • 150 gr. di mosciamme affettato sottilissimo
  • 12 ostriche
  • 2 etti di funghetti interi sott'olio
  • 2 etti di carciofini sott'olio
  • 1 sacchetto di gallette da marinaio
  • sale grosso e fino


Su questa insalata, definita la regina delle insalate e l’insalata delle regine, è già stato scritto tanto che non occorre che mi perda in ciance. Avvertirò solamente che è tradizione includere il cappon magro nel menù del pranzo di Natale, anzi un tempo si consumava alla vigilia quando questa era giornata di magro. Vi prevengo che per farlo come si deve occorre un giorno e un po’.

Incomincerete andando al mercato dove, per fare un cappon magro per 12 persone, comprerete: 2 mazzi di scorzonera, 1 grossa barbabietola cotta al forno, 2 finocchi, 3 patate, 3 etti di fagiolini, 1 sedano più una gamba, 4 carciofi, 7 carote, 1 cavolfiore, 1 mazzetto di prezzemolo, 1 limone, 8 uova, 8 acciughe salate, 1 cipolla, una testa d’aglio, 150 gr. di pinoli, 50 gr. di capperi sotto sale, due panini, 2 etti di olive di spagna, una bottiglia di aceto bianco, una bottiglia di olio extravergine della riviera ligure, sale grosso e fino, 12 gamberoni, un’aragosta di circa un chilo, un bel pesce tipo cappone o gallinella o pescatrice del peso di 1300 gr., 150 gr. di mosciamme affettato sottilissimo, 12 ostriche, 2 etti di funghetti interi sott’olio, 2 etti di carciofini sott’olio, un sacchetto di gallette da marinaio. E già questa operazione vi avrà portato via almeno 3 ore.

Tornati a casa pulirete tutte le verdure e farete bollire separatamente(in acqua salata ad esclusione delle patate): la scorzonera, i finocchi, le patate con la buccia, i fagiolini, il sedano a cui avrete tolto le foglioline bianche da usarsi poi per guarnizione, i carciofi fatti a quarti, 6 carote, il cavolfiore. Cotte che siano, farete dare più acqua possibile a tutte queste verdure e le condirete in piatti separati con olio, aceto e sale; prima di condirle avrete tagliato a fettine di circa 3 millimetri la scorzonera, le carote, le patate pelate; il sedano a pezzetti di 3 centimetri, il cavolfiore sminuzzato; condirete allo stesso modo la barbabietola sbucciata e tagliata a fettine di 3 millimetri. Cuocete le uova col guscio (12 minuti in acqua bollente).

Ponete ora al fuoco un pentolone di acqua salata fredda con una cipolla, una gamba di sedano e una carota, fate alzare il bollore quindi abbassate il fuoco e lasciate bollire per almeno mezz’ora (volendo sostituite il sale con dei dadi per brodo di pesce); trascorsa la mezz’ora buttate nell’acqua bollente i gamberi, lasciateli lessare per 5 minuti e scolateli con la casserea (mestolo forato). Nella stessa acqua in ebollizione immergete ora, dalla parte della testa, l’aragosta ben legata; cuocetela per 25 minuti e lasciatela raffreddare nella sua acqua. Quando l’acqua sarà tiepida, togliete l’aragosta che, tolta dal guscio, affetterete e condirete con sale, olio e limone. Immergete ora, nell’acqua di cottura dei crostacei, il pesce; riaccendete il fuoco, portate al punto di ebollizione e abbassate il fuoco in modo che l’acqua appena frema (circa 80°) e lasciate cuocere così per circa 25 minuti (cioè 10 minuti ogni 500 grammi) dopo di che spegnerete e lascerete raffreddare nella sua acqua anche il pesce. Quest’acqua non la butterete perché costituisce un ottimo brodo da utilizzare ad esempio per una bella minestrina coi capelli d’angelo o per preparare un risotto ai frutti di mare da leccarsi i baffi. Il pesce tolto dall’acqua lo priverete delle lische e lo condirete con olio, limone e sale. Le cotture sono terminate; prima di procedere alla preparazione della salsa e alla mise en plat, riposatevi un pochino.

Vi siete riposati? Coraggio un ultimo sforzo! Mettete nel frullatore: le foglie di prezzemolo, 5 acciughe dissalate e private della lisca, 3 spicchi d’aglio, i pinoli, i capperi sciacquati e scolati, 4 rossi d’uovo sodo, la mollica dei due panini messa a bagno in una tazza d’aceto e ben strizzata, la polpa di 14 olive, un cucchiaino da caffè di sale, due bicchieri d’olio e un bicchiere d’aceto. Frullate tutto fino da ottenere una salsa omogenea che verserete in una ciotola. Prendete ora un gran piatto rotondo; strofinate sopra e sotto alcune gallette con degli spicchi d’aglio e disponetele sul fondo del piatto; spruzzatele con acqua e aceto e spolverizzatele di sale fino; irrorate le gallette con un filo d’olio e copritele con le fettine di mosciamme che a sua volta coprirete con le fettine di patate; su queste spalmerete poca salsa verde e procederete così, sovrapponendo le verdure a strati. Fate attenzione a colare bene le verdure dal loro precedente condimento di olio e aceto. Su ogni strato spalmerete poca salsa verde (diciamo 3 o 4 cucchiai per strato). Vi consiglio di mettere gli strati nel seguente ordine: patate, fagiolini, sedano, barbabietola, finocchi, carciofi, cavolfiore, carote e scorzonera. Dopo aver condito anche quest’ultimo strato con la salsa, vi porrete uno strato fatto col pesce, solita salsa e un ultimo strato con l’aragosta. Verserete sulla sommità la rimanente salsa in modo che copra la composizione anche tutto in torno. Non vi resta ora che guarnire il piatto coi gamberi, le ostriche intorno al piatto, le olive rimaste, le uova sode a spicchi, i funghetti, i carciofini, qualche ciuffetto di foglioline di sedano, le restanti acciughe a pezzetti, qualche fettina di limone: insomma dovrete dare sfogo alla vostra fantasia. Potete ora servire in tavola e godervi gli applausi dei commensali.

lunedì 1 dicembre 2008

Risotto di Amalfi


Autore: germy

Ingredienti: (per 4 persone)

  • Gr. 300 Riso superfino
  • Gr. 500 Vongole veraci
  • Gr. 250 Calamari (meglio la qualità spillo)
  • Gr. 250 Code di gamberi + 3 o 4 con la testa
  • 1 Cipolla
  • 1 Gamba di sedano
  • 1 Carota
  • Dado per brodo di pesce
  • No 1 Spicchio di aglio
  • Prezzemolo qb
  • 1/2 Bicchiere vino bianco secco
  • No 2 Cucchiai di olio
  • Gr. 40 Burro
  • Lt. 1 Brodo di pesce preparato con dado, teste dei gamberi, 1/2 cipolla, sedano e carota

Lavare le vongole, metterle in un contenitore con abbondante acqua e sale e tenerle per alcune ore. Pulire i gamberi (tenere le teste) e i calamari. Far aprire le vongole e staccare i molluschi dal guscio raccogliendoli in una ciotola (mettere da parte qualche vongola con il guscio per decorare).

In un tegame mettere l'olio, la 1/2 cipolla restante e l'aglio tritati, rosolare pochi minuti senza far colorite. Unire parte del prezzemolo tritato, i gamberi e i calamari. Farli rosolare 3 minuti circa mescolando. Togliere i molluschi e tenerli da parte. Nello stesso tegame unire il riso, far insaporire e poi sfumare con il vino bianco. Quando evaporato procedere come di consueto, unendo il brodo di pesce ben caldo. 5 minuti prima della fine del risotto unite i gamberetti, i calamari e le vongole. Quando cotto mantecare il risotto (fuoco spento) con il burro. Cospargere con il prezzemolo rimasto mescolare e decorare con le vongole con il guscio. Servire ben caldo

Tratto dall' Enciclopedia "Specialmente Pasta" edito da De Agostini

Vol au vent ai funghi porcini


Autore: Eugenio

Ingredienti:

  • Vol au vent pronti
  • Funghi porcini
  • Olio
  • Prezzemolo
  • Aglio

Se utilizzate i funghi freschi tagliateli a lamelle di circa 2 millimetri di spessore; se utilizzate quelli surgelati, tagliateli a cubetti appena possibile cioè prima che si rammollino completamente. In entrambi i casi, cuoceteli una decina di minuti con poco olio e uno spicchio d'aglio; aggiungete del prezzemolo tritato, salate e fate cuocere ancora un minuto. Riempite i vol au vent coi funghi e serviteli tiepidi passandoli 3-4 minuti in forno o circa 20 secondi nel microonde.

E' possibile prepararli anche il giorno prima e scaldarli al momento di servire.

venerdì 28 novembre 2008

Galantina di Pollo


Autore: germy

Gr. 500 Petto pollo tagliato a cubetti e marinato per una notte
intera nel marsala secco.
Gr. 100 Mortadella a cubetti
Gr. 100 Prosciutto cotto a cubi.
Gr. 300 Macinato di vitello.
Gr. 50 Parmigiano grattugiato.
No. 20 Pistacchi.
No. 1 Uovo intero.
No. 1 Tuorlo.
Sale – pepe – noce moscata.

Togliere il petto di pollo dalla marinata e mescolarlo bene alle carni, prosciutto e mortadella inclusi. Bagnare ancora con un pochino di marsala. Aggiungere il parmigiano, i pistacchi, l’uovo e il tuorlo, la noce moscata. Salare e pepare. Mescolare bene. Mettere il composto in un contenitore cilindrico (per ex. lattina vuota dell’olio di semi rivestita di carta d’argento). Pressare bene e battere sul tavolo per farlo assestare. Chiudere l’apertura con pellicola sigillando bene. Cuocere immerso nell’acqua per un’ora e mezza.
Far raffreddare un poco poi sfilare dal contenitore.
Servire la galantina tagliata a fette, su un lettino di insalatina condita con olio e limone e chicchi di melograno. Irrorare con poco olio.

Ricetta di Anna Moroni

Cestini di parmigiano


Autore: germy

Ingredienti:

  • Gr. 120 Parmigiano o grana padano

Grattugiare il parmigiano. Scaldare un padellino antiaderente (magari quello che si usa per le crepes). Spolverizzare il fondo con 3 cucchiaiate di parmigiano formando un velo uniforme. Far fondere su un fuoco medio. Girare e lasciare circa 30 secondi. Non togliere dal padellino quando troppo caldo ma non aspettate troppo. Appoggiare su una coppetta tipo macedonia capovolta (in modo che la crepe di formaggio raffreddandosi assuma la forma di un cestino). Far raffreddare. Capovolgere

Risotto allo Champagne


Autore: germy

Ingredienti: (per 4 persone)

Gr. 50 Burro
No. 1 Scalogno
Gr. 350 Riso Carnaroli
Ml. 500 Champagne o Spumante brut italiano
Lt. 1 Brodo di verdura (magari non lo userete tutto)
sale, parmigiano, panna (facoltativa)

Procedimento

Rosolare lo scalogno tritato fine finchè diventa trasparente. Unire il riso e far tostare come di consuetudine. Versare un bicchiere di Champagne e far evaporare. Portare a cottura il riso versando alternativamente il brodo e lo Champagne (o Spumante brut italiano - ce ne sono di ottimi). Salare. Mantecare a fuoco spento con burro o panna e parmigiano. Si può servire in cestini di parmigiano.

giovedì 27 novembre 2008

Involtini di pesce spada con salsa di zafferano



Autore: Eugenio

Ingredienti:


  • pesce spada affumicato

  • acciuga salata

  • capperi sotto sale

  • mollica di pan carré

  • prezzemolo

  • basilico

  • rucola

  • olio

  • aglio

  • farina

  • brodo di pesce

Trito con la mezzaluna o nel robot: prezzemolo,basilico, rucola, acciuga, capperi sciacquati, mollica di pane, olio e aglio. Devo ottenere un impasto un po' granuloso e non una crema. Lo involgo nelle fettine di pesce spada e lo servo con una besciamèlle molto fluida preparata con un cucchiaio di farina, una noce di burro e del brodo di pesce in cui sia stato sciolto dello zafferano.

Melting Moments


Autore: germy

Ingredienti:

  • Gr. 100 Burro ammorbidito
  • Gr. 75 Zucchero
  • No. 1 Uovo leggermente sbattuto
  • Gr. 150 Farina 00
  • Gr. 10 Lievito per dolci
  • Un pizzico di sale
  • No. 8 Ciliegine candite tagliate a metà.

Con questa dose si otterranno 16 biscotti

Montare a crema il burro e lo zucchero finchè si ottiene un composto morbido e spumoso. Aggiungere poco per volta l'uovo, poi la farina, il lievito e il sale. Impastare delicatamente in modo da ottenere una pasta liscia e soffice. Formare 16 palline uguali e porle ben distanziate su una placca da forno rivestita di carta vegetale. Appiattire leggermente le palline e porre al centro le ciliegine candite tagliate a metà. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti. Lasciar raffreddare 5 minuti prima di rimuoverli dalla placca.

martedì 25 novembre 2008

I Marubini



Autore: Germana

Questo é il piatto che a Natale, sulle tavole cremonesi non deve mancare mai.


Ingredienti:

Pasta:

250 g di farina di grano tenero

250g di farina di grano duro

4 uova intere da 80 g

30/40 g olio d’oliva

Ripieno:

500g di carne bovina magra unita a cipolla, sedano, carota + 250 g circa di vino rosso corposo con cui preparare il brasato

300 g di carne di vitello arrostita al forno profumata alla salvia e al rosmarino

300 g di carne di maiale, (lonza) cotta e insaporita con alcune spruzzate di vino bianco secco

300g di grana padano

3 uova intere

Pane grattugiato, sale e noce moscata.

Con la pasta tirata sottilissima formare i marubini: tagliare dei quadrati di sfoglia di circa 8 cm di lato, deporvi al centro un poco di ripieno e ripiegare . I Marubini devono essere rigorosamente cotti nel brodo ottenuto da un bollito di tre tipi di carne: manzo, vitello e gallina ripiena, verdure consuete.

giovedì 20 novembre 2008

Caramellati



Quella riprodotta nella foto è la ricetta originale di mia bisnonna per preparare i caramellati. Si tratta di bonbons tipici genovesi che sono consumati in special modo durante le feste natalizie.
Non voglio modificare minimamente questa ricetta e pertanto mi limito a trascriverla tale e quale. Aggiungo solamente che chi volesse farli in modo molto più rapido potrebbe acquistare la pasta di mandorle già pronta. Avverto però che per me vi è un fascino particolare nel prepararli nel modo tradizionale e un piacere enorme nel poter dire, al momento di goderne, li ho preparati con la ricetta originale di due secoli fa. Notate a margine l’indicazione di dove si potevano acquistare i colori per alimenti e i cartoncini per deporvi uno a uno i caramellati; per questi ultimi l’indicazione rimanda alla cartoleria di Carlo Tellarini di via S. Luca 10 la quale successivamente si trasformò in merceria fornitissima per poi cessare l’attività una ventina di anni or sono.

Caramellati
Mandorle dolci ½ chilo
Colori per dolci 40 centesimi
Noci – datteri
Cremor di tartaro
Un limone
===
Si mettono le mandorle in acqua bollente per sbucciarle.
Ad ogni cucchiaiata di mandorle si mescola un cucchiaino di zucchero.
Si passano le mandorle collo zucchero nel tritacarne colla lastra senza lame in modo che esca come una pasta.
Si aggiunge alla pasta un chiaro d’uovo montato e si rimescola bene colle mani.
Si può colorare la pasta mettendo un pizzico di colore in un litro d’acqua; e di questa si mescola uno o due cucchiai nella pasta. Con tale pasta si riempiono i datteri, si mette fra i garigli delle noci o se ne formano dadi, pallottole, ◊ losanghe.
===
Per preparare il caramello, mettere in casseruola di rame o di smalto, 6 cucchiai di zucchero, il succo di mezzo limone, un cucchiaio d’acqua e mezzo cucchiaino di cremor di tartaro. Si mette a fuoco lento, rimestando e togliendo la schiuma. Per provare se è fatto a dovere, se ne lascia cadere una goccia su d’un piatto: se resta in forma di pallina che indurisca e si stacchi, è pronto; se no aggiungere un po’ di cremor tartaro.
Si lascia sempre sul fuoco perché non indurisca, e vi si immerge ad uno ad uno, i frutti già preparati facendoli colare e ponendoli a raffreddare su di un marmo.

mercoledì 19 novembre 2008

Pandolce Genovese



Autore: Eugenio

Ingredienti:


  • farina americana (manitoba) Kg. 1
  • crescente (pasta lievitata) gr. 250
  • burro gr. 250
  • zucchero gr. 250 + 2 cucchiai
  • uvetta gr. 500 (oppure 400)
  • pinoli gr. 150
  • uova n. 2
  • cedro e buccia d’arancio canditi gr. 200
  • semi di finocchio gr. 20
  • acqua di fior d’arancio un bicchiere non grosso
  • sale un pizzico

Il pandolce classico genovese è quello alto. Quello basso è stato tirato fuori verso il 1970 perché molto più veloce da farsi e, per convincere la gente a comprarlo, gli appiopparono l’aggettivo “antico”. Erano gli anni in cui tutto ciò che era “antico” vendeva; un po’ come ora per tutto ciò che è “biologico”. Veniamo a noi: questa che vi dò è la ricetta della zia Bice e io trovo questo pandolce migliore di tutti quelli in commercio. Affinché riesca bene io uso una bella impastatrice; perché il segreto per una buona riuscita è quello di impastarlo bene. Se non avete l’impastatrice preparatevi a fare una buona ginnastica alle braccia; le signore potranno farla fare ai mariti.
Impastate il crescente con 250 gr. di farina e lavorate moltissimo, strappando la pasta e riunendola tante volte, finchè non acquisti una certa elasticità. Lasciatela lievitare ben coperta con un panno umido perché non faccia crosta.Alla pasta ottenuta, quando è ben lievitata (ossia quando ha raddoppiato il volume iniziale) si aggiungono altri 250 grammi di farina e si ripete l’operazione, cioè la si lavora moltissimo e si rimette a lievitare.Lievitato che sia anche questo secondo impasto, si dispone sulla madia il mezzo chilo di farina rimasta, nel mezzo si mette la pasta lievitata e si versa su di essa il burro fuso, caldo ma non troppo, i tuorli d’uovo sbattuti con due cucchiai di zucchero (oltre i 250 gr. della dose), una buccia di limone (che poi si toglierà a fine lavorazione), i bianchi montati a neve, il sale e si comincia a lavorare l’impasto aggiungendo poco per volta l’acqua di fior d’arancio. Se esso risultasse troppo sodo lo si può bagnare con un po’ di latte (tenere presente però che, aggiungendo poi lo zucchero, la pasta ri rammollisce un po’). Lavorarla con lo stesso sistema. Si dispone lo zucchero in circolo sulla madia a poco a poco e si lavora finchè non è ben incorporato. Ricordare che più si lavora, più si può sperare nel buon esito dell’impresa. All’ultimo si unisce l’uvetta (ben asciutta), i pinoli, il finocchio e i canditi. Si rimette poi a lievitare in un posto bel tiepido. Calcolare che occorrono 8 o 9 ore di tempo e forse anche più (a seconda della temperatura). Prima però di metterlo a lievitare avrete fatto sul pandolce il classico taglio a triangolo. Lo cuocerete poi per circa un’ora e mezza a 190 gradi di temperatura avendo messo nel forno una piccola pirofila colma d’acqua che manterrà la giusta umidità. Cotto che sia togliete la pirofila, richiudete il forno, spegnetelo e lasciatevi raffreddare lentamente il pandolce.Per chi non lo sapesse, durante il pranzo di natale, il pandolce farà bella mostra di sè sul buffet con infisso un bel ramo di alloro. Sarà poi tagliato dalla persona più anziana o dal capo famiglia e la prima fettina sarà data al più giovane presente. Un po’ di pandolce andrà poi conservato per essere mangiato il giorno di S.Biagio (3 febbraio) e questo dovrebbe essere utile per prevenire i mali di gola.
Seguendo i suggerimenti di un esperto pasticcere ho modificato la ricetta in modo da utilizzare la tecnica del doppio impasto che dà la quasi certezza di una perfetta lievitazione. Infatti la lievitazione di impasti pesanti per mezzo del lievito madre è sempre un'operazione rischiosa. Ecco la ricetta aggiornata:
Primo giorno (rimesse e primo impasto) per le rimesse utilizzare farina manitoba e acqua non troppo calda ma appena rotta (fra 22 e 30 gradi)

ore 11 – prima rimessa
ammollare 60 grammi di crescente in 20 grammi d’acqua e impastarlo con 40 grammi di farina. Mettere l’impasto in un sacchetto in plastica di quelli per i cibi congelati, chiuderlo senza annodarlo e metterlo in un vaso di vetro (meglio ancora se di legno). Lasciarlo lievitare per 3 ore a 25-27 gradi.

Ore 14.30 – seconda rimessa
prendere l’impasto precedente, cioè 120 grammi, e ripetere le operazioni della prima rimessa utilizzando però 80 gr. di farina e 40 gr. d’acqua.

Ore 18 – terza rimessa
impasto precedente 240 gr., acqua 80 gr., farina 160 gr. ripetere le operazioni della rimessa precedente.

Ore 21.30 – primo impasto
dai 480 grammi di crescente ottenuti dalla terza rimessa prelevarne 350 grammi, ammollarlo con 180 grammi di acqua e 160 grammi di acqua di fior d’arancio e due uova. Impastarlo con: 700 grammi di farina manitoba e 300 grammi di farina 00 (miscelate insieme), 230 grammi di zucchero, 230 grammi di burro (ammollato nel microonde o a bagnomaria facendo attenzione che non sia troppo caldo),  la buccia sottile (cioè la parta gialla) di un limone. Impastarlo a lungo, togliere la buccia di limone e lasciarlo lievitare per almeno 8/9 ore a 27/28 gradi. Io l’ho lasciato nella ciotola in plastica dell’impastatrice coperta da un coperchio di vetro. Non mettere mai gli impasti col lievito madre nel metallo. L’ideale sarebbe il legno ma va bene anche la plastica e se non si ha un coperchio adatto coprire con una tovaglia e con un foglio di cellophane. Deve più che raddoppiare di volume.

Secondo giorno
ore 8 – secondo impasto
Aggiungere al primo impasto: 35 grammi di acqua di fior d’arancio (oppure di marsala secco), 80 grammi di zucchero, 80 grammi di burro, un cucchiaino di sale, 130 grammi di manitoba e 60 grammi di farina 00. Impastare a lungo; intanto fare leggermente intiepidire in forno la frutta e cioè: uvetta gr. 600, Cedro e scorza d’arancia canditi in totale gr. 240, pinoli di Pisa gr. 180, semi di finocchio gr. 24. Aggiungere anche questa all’impasto, amalgamarla bene, coprire e lasciare riposare per 45 minuti.
Dividere l’impasto secondo le pezzature desiderate e cioè 1080 grammi per ottenere (una volta cotti) pandolci da un chilo e 800 grammi per pandolci da ¾ di chilo. Con questa dose ho ottenuto 2 pandolci da chilo e 2 da tre quarti. Sull’asse di legno, dare a ogni pezzo una forma il più possibile sferica (prima tornitura) e coprirli con una tovaglia. Lasciarli riposare per mezz’ora e procedere alla seconda tornitura cioè rimetterli in forma sferica facendo attenzione che la parte sottostante sia ben chiusa (senza grinze). Coprire nuovamente con la tovaglia e lasciarli lievitare per 7/8 ore mantenendo la temperatura ambiente sempre a 27/28 gradi.

ore 18.30 – cottura
Preriscaldare il forno, fare su ogni pandolce il classico taglio a triangolo, metterli nella placca del forno posandoli sulla carta da forno e far cuocere per circa 50 minuti a 190 gradi quelli da ¾ e per circa un’ora a 180 gradi quelli da chilo. Io mi sono regolato nel seguente modo: dopo aver infornato i pandolci ho atteso (circa 15 minuti) che iniziassero a colorire, allora li ho coperti con un foglio di stagnola che ho tolto 20 minuti prima del termine della cottura.
Ecco infine la ricetta filmata

martedì 18 novembre 2008

Biscotti portafortuna



Autore: Germana

Li ho chiamati così per via della forma, in realtà sono i Kipferli, tipici biscotti viennesi e la ricetta é di Alda Muratore.

Ingredienti:


250 g farina,

1 tuorlo,

la raschiatura dell'interno di una stecca di vaniglia

80 g zucchero fine

100 g mandorle tritate

200 g burro.

Zucchero a velo e zucchero vanigliato

(l'ideale sarebbe quello fatto da sé chiudendo in un barattolo zucchero a velo e una stecca di vaniglia).


Si impastano insieme gli ingredienti, tranne lo zucchero a velo e quello vanigliato. Si lascia riposare la pasta al fresco un'oretta. Poi si divide in pezzetti grandi come una grossa noce e da ciascun pezzetto si ricava un cilindretto, più 'grasso' nel centro e più affilato alle estremità(ma non a punta) e si piega a cornetto. Si cuociono a 180° una quindicina di minuti. Fuori dal forno si cospargono di zucchero a velo, mischiato a quello vanigliato.



domenica 16 novembre 2008

Pane girasole




Autore: Germana

Ingredienti:

Questo pane l'aveva fatto un'amica della Cucina Italiana, Paola Santoro, poiché i girasoli sono i miei fiori preferiti, (ne sono rimasti pochi ancora nei prati che circondano casa mia) perché non approfittare e fare anche il pane, così me li trovo in tavola anziché nel vaso.


Sono partita dal Pan Brioche delle Simili
Ingredienti:
Per il lievitino
150 g farina 00 di forza
90 g di acqua
20 g di lievito di birra

Fare il lievitino e farlo riposare per 40/45 minuti fino al suo raddoppio.

Per l'impasto

350 di farina 00 di farina di forza (manitoba del super)
50g di acqua100 g di burro morbido
30g di zucchero10 g di sale
2 uova

Per spennellare
40g di burro sciolto
semi di sesamo
1tuorlo

Procedimento:

Fare un impasto sul tavolo con il resto degli ingredienti (eccetto burro sciolto, semi di sesamo e tuorlo) e lavoratelo bene.Appena il lievitino è pronto mettetelo sul tavolo schiacciatelo bene e tiratelo con le mani, mettete al centro il secondo impasto, richiudete a fagottino, poi cominciate a lavorarlo battendo finché non ci saranno più striature bianche, il che indica che i due impasti si sono già completamente amalgamati.Mettere in una ciotola unta di burro e farlo lievitare per 1 ora-1 ora e mezza.
Rovesciate sul tavolo, dividete a metà e ogni metà dividerla in quattro (se ricordo bene pezzi da 70-80 g.).
Stendere tutti i 16 pezzi.
Spalmare di burro il primo pezzo e sovrapporne un altro. Ancora pennellare e sovrapporre un terzo pezzo. Spennellare e sovrapporre un quarto. Spennellare.
Arrotolare. Fare così altri tre rotoli.
Tagliare le punte e ricavare 3 triangoli dalla parte interna.
Imburrare uno stampo . Sistemare all'esterno tutti i triangoli mettendo la parte più appuntita verso l'interno e tirando leggermente l'altra estremità (per modellare il petalo), invece all'interno inserire solo estremità.
Lasciar lievitare ( ha impiegato 40'), spennellare con il tuorlo. Spargere la parte interna di semi di sesamo.Infornare a 180 per 20 minuti. Abbassare a 170° (coprire la superficie con carta forno) e continuare la cottura per altri 10 minuti circa.
La spiegazione la trovate qui e anche qui dove potrete vedere bene i vari passaggi.
E' buonissima naturalmente. Vi invito a provarla in quanto non presenta nessuna difficoltà di realizzazione.
Riflessioni finali:
Variante salata: si può tranquillamente fare la ricetta delle Simili e inserire tra il primo e il secondo strato poco prosciutto cotto tagliato sottile sottile, mentre fra il terzo e il quarto strato del formaggio (Casera e simili) tritato finemente.
Variante dolce: poca marmellata (di arance) e mandorle a scaglie, oppure gocce di cioccolato. ...

giovedì 13 novembre 2008

Pere cotte nel vino


Autore: Eugenio

Ingredienti:

  • Pere martine
  • Zucchero
  • Vino barbera
  • Corteccia di cannella
  • Chiodi di garofano

Un piatto caratteristico del nostro pranzo di Natale di quando ero bambino erano le pere martine cotte nel vino. Si tratta di piccole pere color ruggine che si sogliono raccogliere il giorno di S. Martino (11 Novembre) da cui il nome. Mettete dritte in una casseruola tante pere martine da coprirne il fondo; a vostro piacere potrete metterle sbucciate o semplicemente ben lavate. Cospargetele con abbondante zucchero e copritele con una buona barbera; aggiungete un bel pezzo di cannella, alcuni chiodi di garofano e fate cuocere parzialmente coperte a fuoco lento fino a che il vino non si sia ristretto in modo da formare uno sciroppo. Durante la cottura servendovi di un cucchiaio le irrorerete ogni tanto col loro stesso liquido di cottura. Si devono servire fredde ma non di frigorifero.

mercoledì 12 novembre 2008

Petto di pollo in vinaigrette d'arancia



Autore: Eugenio

Ingredienti:


  • delle fettine di petto di pollo

  • delle fettine di patata

  • delle fettine di pomodoro

  • un'arancia rossa

  • olio extravergine

  • sale e pepe

Ungete leggermente il piatto crisp e adagiatevi delle fettine non troppo spesse di petto di pollo. Salate e ricoprite con sottili fette di patata in modo che il pollo sia completamente coperto. Mettiamo sulle patate sale e pepe e copriamole con fettine di pomodoro. Infine saliamo anche le fettine di pomodoro e irroriamole con un filo d'olio. Regoliamo il forno a microonde sulla funzione crisp e facciamo cuocere per circa 8-9 minuti. Intanto prepariamo la vinaigrette. A dir la verità la vinaigrette, come dice il nome, si fa con l'aceto; sostituendo all'aceto del limone si ha la citronette. E con l'arancia? Ho deciso! La chiamerò arancese, non c'è solo D'Annunzio ad inventarsi le parole. Bè proseguiamo, altrimenti brucia tutto. Sciogliamo un cucchiaino di sale nel succo di un'arancia rossa; aggiungiamo dell'olio ed emulsioniamo bene. Mettiamo nel piatto uno strato di patate e pomodori; sovrapponiamo i petti di pollo e sopra di essi ancora un piccolo strato di patate e pomodori. Condiamo infine con la vinaig... oops con l'arancese e serviamo. Ovviamente chi non ha il microonde può utilizzare il forno normale allungando il tempo di cottura a circa mezz'ora.

Pasticcini per un compleanno



Autore: germana

Questi pasticcini li ho preparati per il MIO compleanno , sono semplicissimi e li ho fatti con questa ricetta :
Pasta frolla alle mandorle:
Ingredienti:

  • 350 g di farina
  • 150 g di zucchero
  • vanillina e buccia di 1/2 limone grattugiata
  • 100 g di mandorle spellate e macinate
  • 250 g di burro
  • 1 uovo


Alcuni fiorellini li ho fatti semplicemente con :
frolla alle mandorle , marmellata di mirtilli e/0 quella di pere e mele, fatte in casa, chiusi con altra frolla.

Altri fiorellini con:
ganache e frutta. Una volta raffreddati li ho lucidati con gelatina di mele cotogne.

Mini tortine all'amaretto :
riempite con uno strato di confettura di mirtilli , di crema pasticciera e un amaretto intinto nel liquore all'amaretto e ancora frolla per ricoprire.
Sono stati graditi.


venerdì 7 novembre 2008

CALZONE DI CIPOLLA


Autore: Rita
(ricetta di Rosemarie della Scala)



Ingredienti per la pasta:

  • 500g di farina
  • mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva
  • mezzo bicchiere di vino
  • sale




Ingredienti per il ripieno:
  • 500g di cipolle bianche o dorate
  • olio per cuocere
  • sale
  • 250g di pomodori pelati
  • peperoncino (io non ce l'ho messo)
  • un mazzo di indivia
  • 25 g capperi sotto sale
  • 30 g parmigiano
  • 250 g tonno
  • 50 g olive nere snocciolate e tagliate a metà (io non ce le ho messe)



Preparare il ripieno: Affettare le cipolle a rondelle sottili. Tenerle a bagno in acqua per 15 min. Usare in una padella con coperchio. Cuocere incoperchiata con qualche cucchiaio d’olio ed i pelati e un pizzico di sale. A metà cottura aggiungere il peperoncino sminuzzato e l’indivia tritata grossolanamente aggiustare di sale. Far cuocere bene. A cottura ultimata il ripieno deve risultare appena asciutto. Fare intiepidire. Intanto impastare. Fare una fontana con la farina, unire il sale, l’olio e piano piano il vino. Impastare fin quando si ottiene un impasto liscio e morbido. Attenzione a non lavorare troppo la pasta. Dividere in due parti, una leggermente più grande dell’altra. Stendere la pasta e ungere una teglia rettangolare con un po’d’olio e adagiarvi la stesa di pasta più grande. A questo punto aggiungere al ripieno il tonno a pezzettini, i capperi, il parmigiano, mescolare e distribuire il composto nella teglia. Aggiungere le olive distribuendole equamente e coprire con l’altra sfoglia. Chiudere i bordi, spennellare la parte superiore del calzone con un po’ d’olio. Punzecchiare parecchie volte la pasta con una forchetta per evitare che si gonfi durante la cottura. Cuocere il calzone per circa 30-40' in forno a 200°.




TORTA DI MELE AFFONDATE


Autore: Rita
(ricetta di Paoletta R.)


Ingredienti:

  • 200 gr di farina
  • 150 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 1 confezione di panna da cucina da 200 ml
  • 1 bustina di lievito
  • 4 cucchiai di olio di semi
  • 2 mele golden




Si montano bene con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, si aggiunge l'olio, 1/2 confezione di panna, la farina, il lievito e infine l'altra metà della panna.
Si versa in uno stampo di 22 cm. imburrato e infarinato e si affondano le mele precedentemente tagliate a fette grosse, disposte a raggiera.
Si spolvera di zucchero, cannella e qualche fiocchetto di burro.
Infornare a 160/170° C per ca. 45 minuti.
Durante la cottura le mele affonderanno un po' e l'impasto si gonfierà tutt'intorno creando un bellissimo disegno.



TORTA DI MELE COPERTA


Autore: Rita


Ingredienti:

  • 250 gr burro
  • 200 gr zucchero a velo
  • 4 uova
  • 300 gr farina 00
  • 35 gr fecola
  • 3 mele medie
  • 1 bustina lievito
  • 1 bacca di vaniglia
  • buccia di limone grattuggiata
  • latte q.b.



Montare molto, molto bene il burro a pomata con lo zucchero a velo.
Aggiungere le uova, leggermente sbattute, poco per volta, la buccia di limone grattuggiata, la vaniglia ed infine aggiungere la farina setacciata insieme alla fecola e al lievito. Imburrare ed infarinare una teglia da 28 cm di diametro ed adagiarvi la metà del composto. Disporre le mele tagliate a fettine a cerchio e ricoprire con la seconda metà dell'impasto.

Porre nel forno già caldo a 150 °C per 20' e a 170 °C per altri 25'.
Da fredda, spolverizzare con zucchero a velo.


Spaghetti alla chitarra con melanzane e filetti di triglia


Autore: germy



Sbucciare 2 melanzane (possibilmente il tipo lunghe e strette). Tagliarle a quarti ed eliminare la mollica centrale. Tagliare a cubetti e friggere in poco olio. Contemporaneamente sminuzzare un cipollotto. Farlo appassire in 2 cucchiaiate di olio evo.
Unire una decina di pomodori pachino sbucciati e tagliati a quarti, qualche cappero, i filetti di triglia tagliati a pezzettini (Prima tagliati per il lungo, poi tipo cubetto) (circa gr. 300 per 4 persone - si trovano già pronti) , bagnare con l’acqua della pasta. Unire 2 foglie di basilico e poi le melanzane fritte a parte. Salare, se necessario e pepare. Far saltare gli spaghetti alla chitarra nel sugo così ottenuto e servire.

Ricetta di Simone Rugiati . Gambero Rosso

mercoledì 5 novembre 2008

Le margherite di Stresa



Autore: Germana

La forma di questi biscotti é una mia libera interpretazione delle margherite di Stresa
Ingredienti:

  • 250 g di burro ammorbidito

  • 120 g di zucchero a velo vanigliato
  • 4 tuorli di uovo sodo
  • 200 g di fecola di patate
  • 200 g di farina 0 di grano tenero
  • un pizzico di sale
  • buccia di mezzo limone non trattato finemente grattugiata

Procedimento
Mescolate bene il burro con lo zucchero a velo in una ciotola capiente.
Aggiungete poi il limone grattugiato, un pizzico di sale e quando il composto risulterà ben amalgamato, aggiungete i tuorli sodi passati a un setaccio molto fine. Mescolate bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungete quindi la farina e la fecola e mescolate molto bene. Lasciate riposare il composto così ottenuto in frigorifero per circa due ore in modo che la pasta si rassodi. Passato questo tempo, stendete l'impasto con uno spessore di circa un centimetro. Con uno stampino a forma di fiore fate le margherite. Infornate a 200 gradi per circa 15 minuti il tempo fino alla doratura. Toglietele dal forno , lasciatele raffreddare e poi spolverizzatele con dello zucchero a velo.

lunedì 3 novembre 2008

Focaccia morbida




Autore: Germana

Ingredienti:

500 g di farina

1 bustina lievito Paneangeli Mastro fornaio (o cubetto da 25 g fresco).

10 g di zucchero

1 cucchiaino di sale fino

2 cucchiai di strutto

325/350 g d’acqua tiepida.


Copertura

100 g di prosciutto crudo a fettine

100 g di gorgonzola dolce

50 g di gherigli di noci

2 cucchiai d’olio evo + sale


Setacciare la farina in una terrina larga e mescolarvi il lievito. Al centro del mucchio fare una buca e versare zucchero, sale, strutto. Amalgamare il tutto aggiungendo poca alla volta l’acqua. Lavorare l’impasto sbattendolo per almeno 10 minuti. Rimettere l’impasto nella terrina infarinata, coprirlo con un canovaccio umido e porlo a lievitare in un luogo tiepido fino al raddoppio (40 minuti circa)

Con un matterello stendere l’impasto ben lievitato in una sfoglia rettangolare:Trasferire la sfoglia su una lastra da forno (30x40) unta con 2 cucchiai di olio, distribuire il prosciutto, il gorgonzola a dadini, i gherigli di noce e porre a lievitare per 15 minuti. Completare con 2 cucchiai d’olio e salare a piacere. Cuocere per 10/15 minuti nella parte media del forno preriscaldato 190/200.

domenica 2 novembre 2008

Bigné e cannoli alla crema



Autore: Germana

Ingredienti:

  • Bigné
  • 60 g burro
  • 190 g farina
  • 4 uova che devono pesare col guscio tra 240 e 260 g

si porta ad ebollizione l'acqua, si aggiunge il burro a pezzetti e quando è sciolto si butta la farina in un colpo solo. Si rimesta energicamente fino a che l'impasto si stacca dalle pareti e forma una palla.
A questo punto si trasferisce in una bacinella e si aggiungono le uova una ad una, mai aggiungere l'uovo successivo se il precedente non è ben amalgamato.
Questo impasto lo si mette a mucchietti (con la siringa o con dei cucchiaini) sulla piastra del forno foderata con l'apposita carta, e si infornano a 200 gradi fino a che sono gonfi e dorati. (nel mio forno ci vuole un quarto d'ora-venti minuti)




Crema pasticcera 4 tuorli

  • mezzo litro di latte
  • 20 g di farina
  • 20 g di amido di grano o maizena
  • 125 g di zucchero


    Sbatto i tuorli con lo zucchero, aggiungo 20 g di farina e 20 g di amido di grano (o maizena), tempero le uova con un mestolo di latte bollente, in modo da portare man mano le uova a una temperatura tale da non farle strapazzare aggiungendo tutto il latte caldo in una volta. Quando il problema non si pone più aggiungo tutto il latte e porto sul fornello. Giro sempre con il frustino, faccio sobbollire per almeno tre minuti. Verso in una ciotola capiente, filtrando con il colino a maglie strette e faccio raffreddare.

    Con la stessa crema ho farcito anche i cannoli fatti con una normalissima pasta sfoglia e poi spolvero con lo zucchero a velo.
  • giovedì 30 ottobre 2008

    Torta di albumi



    Autore: Germana
    A volte mi trovo tanti albumi da smaltire e per non continuare a fare le solite meringhe, ho fatto questa torta.

    • Ingredienti:
      400g di farina
      400g di zucchero
      200g di burro
      1 bustina di lievito
      1 bicchiere di latte
      1 limone
      6 albumi
      1 pizzico di sale


      Impastare lo zucchero con il burro fuso, aggiungere il latte, la farina, un pizzico di sale, il lievito, la buccia grattuggiata ed anche il succo del limone.
      Montare gli albumi ed incorporarli agli altri ingredienti.
      Versare il composto in una tortiera dal diametro di circa 25 cm, precedentemente imburrata ed infarinata.
      Cuocere nel forno a 180 gradi per circa 45 minuti.


    martedì 28 ottobre 2008

    MONTEBIANCO DI CASTAGNE


    Autore: germy

    Ingredienti:

    • Gr. 800 Castagne
    • Gr. 350 Panna da montare
    • Gr. 150 Zucchero al velo
    • Gr. 60 Burro
    • Lt. 1/2 Latte
    • No. 1 Bustina vanillina

    Incidete, dopo averle lavate, le castagne alla base con un taglio a croce. Ponetele in una pentola e copritele di acqua. Fate bollire per un minuto. Raccogliete le castagne 2 o 3 per volta, togliete la buccia e la pelllicina e via via mettetele in un altro recipiente dove ci sarà il latte bollente. Il latte dovrà coprire le castagne (se necessario aggiungerne altro). Fate cuocere le castagne a fuoco basso per 40 minuti. Anche durante la cottura se il latte si ritirasse troppo mettetene altro (sempre caldo).

    Quando le castagne saranno cotte schiacciatele con uno schiacciapatate direttamente in una terrina (che avrete scaldato). Unire lo zucchero al velo setacciandolo, la vanillina e il burro morbido. Amalgamate bene e rimettete il composto nello schiacciapatate. Ora prendete il piatto per il dolce e fate scendere i vermicelli a mucchietto sul piatto, come un monte sulla cui cima farete un piccolo cratere. Montate la panna, che potrete anche addolcire con zucchero al velo vanigliato, e ponetela sulla cima del monte dandole forma appuntita.

    E' un dolce ottimo. Questa ricetta che io ho eseguito una sola volta ( che lavoro!) è tratta dal libro I Dolci di Fernanda Gosetti.

    lunedì 27 ottobre 2008

    MINESTRINA CELESTINA




    Autore: germy

    Ingredienti e Procedimento

    In una terrina mescolare

    • 2 uova intere con
    • Gr. 125 di farina e
    • 1/2 cucchiaino di sale. Unire poco per volta
    • 1 bicchiere e 1/2 di latte (Gr. 200)
    • Gr. 20 di burro appena sciolto e
    • 1 cucchiaiata di prezzemolo tritato.



    Sbattere bene il composto con la frusta a mano in modo da rendere il composto scorrevole. Poi friggere a cucchiaiate con il burro e preparare 12 frittatine. Arrotolare e preparare delle tagliatelle.
    Mettere in brodo bollente prima di servire.

    La zuppa dei Santi


    Autore: Germana

    Ingredienti per 6 persone
    • 120 g di ceci,
    • 60 g di fagioli borlotti
    • un cucchiaio di farina
    • olio evo
    • qualche fogliolina di salvia
    • un rametto di rosmarino
    • una foglia di alloro
    • un pugno di prezzemolo
    • una patata
    • 1 gambo di sedano
    • una cipolla steccata con chiodi di garofano
    • sale e pepe nero
    • Brodo : di carne
    Per il soffritto:
    • 80 g di lardo pestato
    • uno spicchio di aglio
    • salvia e rosmarino
    • olio evo
    • due cucchiai di passata di pomodoro
    • grana padano grattugiato
    Mettete a bagno in due contenitori diversi i ceci e i fagioli in acqua fredda insieme ad una puntina di bicarbonato. L'indomani, sgocciolate i ceci, versateli nella pentola(ideale se di terracotta), unite l'olio e la farina, quindi saltateli appena, mescolandoli di continuo. Aggiungete circa 2 litri di brodo, poi le erbe profumate, la cipolla e la patata. Incoperchiate e fate cuocere. Dopo circa 2 ore aggiungete i fagioli(precedentemente scolati), e continuare la cottura. Scolate poi una parte dei ceci, la cipolla e la patata e passare tutto nel passaverdure. Intanto preparate il soffritto, rosolando in un tegamino il lardo pestato insieme all'aglio, al rosmarino e alla salvia, con l'aggiunta di poco olio e della salsa di pomodoro. Unite il soffritto al brodo, regolate di sale e pepe, servite la zuppa mettendo in tavola il grana grattugiato.

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